Introduzione al Lezionario

Per il tempo di Quaresima, le indicazioni che troviamo nell’Ordinamento delle Letture della Messa  (=OLM) al n. 97 sono particolarmente importanti per l’interpretazione dei testi biblici di questo tempo liturgico. Per quanto riguarda il Vangelo, nelle prime due domeniche di ogni anno, troviamo i racconti della “prova” di Gesù nel deserto (I domenica) e della trasfigurazione (II domenica), «nella stesura dei tre sinottici», nell’anno B seguendo il Vangelo di Marco. Le prime due domeniche danno così ogni anno il tono all’itinerario quaresimale mostrando, in qualche modo, ciò che dobbiamo lasciare (tentazioni) e ciò, invece, a cui dobbiamo tendere (trasfigurazione). È già la dinamica rinuncia/professione di fede che troveremo nella Veglia pasquale.

Nelle altre tre domeniche si segue un itinerario che tocca i temi centrali della Quaresima che, secondo SC al n. 109, sono il tema battesimale e quello penitenziale: «Mediante il ricordo o la preparazione al battesimo e mediante la penitenza, [il tempo di Quaresima] invita i fedeli all’ascolto più frequente della parola di Dio e alla preghiera e li dispone così a celebrare il mistero pasquale». Nell’anno B troviamo brani evangelici tratti dal Vangelo di Giovanni che sviluppano la tematica pasquale.

Diverso invece è il criterio di scelta delle prime letture tratte dall’Antico Testamento. Esse non sono scelte in riferimento al brano evangelico, ma «si riferiscono alla storia della salvezza. […] Si ha così, per ogni anno, una serie di testi nei quali sono presentate le fasi salienti della storia stessa, dall’inizio fino alla promessa della Nuova Alleanza» (OLM 97). Le prime letture quindi, rispetto ai Vangeli, tracciano un diverso itinerario nella Quaresima, che rimanda alla medesima logica della liturgia della Parola nella Veglia pasquale. Nell’anno B i testi della prima lettura ripercorrono il tema dell’alleanza nell’Antico Testamento, a partire dall’alleanza con Noè dopo il diluvio nella prima domenica, per giungere alla nuova alleanza annunciata da Geremia nella quinta domenica.

Infine abbiamo le seconde letture. Esse «sono scelte con il criterio di farle concordare tematicamente con quelle del Vangelo e dell’Antico Testamento» (OLM 97). Queste letture potrebbero essere considerate un po’ come un collante per fare unità nella liturgia della Parola del tempo quaresimale.